venerdì 20 aprile 2007

Bublè torna: "Sono spaventato"




Nonostante 11 milioni di copie e due nomination ai Grammy, Michael Bublè pubblica il terzo disco "Call me irresponsible" (in uscita il 27 aprile) e si dice: "Spaventato perché sapevo che doveva essere migliore rispetto ai primi due, che doveva dimostrare una crescita". Nella tracklist canzoni di Leonard Cohen, Eric Clapton e due brani originali scritti da Bublè, tra cui il singolo d'esordio "Everything". Sei date live in Italia ad ottobre.
Il disco è stato definito da Michael “la mia osservazione sullo stato dell’amore. Per me, quello che c’è di diverso in questo album - continua - è che ha un’emozione molto naturale, visto che ho registrato molte delle canzoni dal vivo in studio”. Il primo brano dell’album è “The Best Is Yet To Come” (resa famosa da Sinistra, Ella Fitzgerald e altri). Poi c’è “It Had Better Be Tonight” dal ritmo salsa, scritta da Johnny Mercer e Henry Mancini, che Bublè definisce “un’ altra canzone davvero sexy… e tagliente”. Da qui, si passa a “Me and Mrs. Jones” il classico di Gamble & Huff del 1972, reso popolare dal cantante soul Billy Paul. “David (Foster) me l’ ha portata, veramente non l’ avevo mai sentita prima - racconta Bublè -. Volevamo che fosse autentica e raccontasse una storia”.
Si passa poi a “I’m Your Man” di Leonard Cohen, contenuta nell’album omonimo del 1988 del cantautore canadese. “Ho sempre pensato che fosse una canzone splendida – disperata, sexy e dark -dice Bublè -. Ho chiamato Leonard e gli ho spiegato che avevo paura ad eseguirla dal vivo. Quando mi ha chiesto perché, gli ho detto che aveva scritto una canzone troppo sexy, avevo paura che ai concerti gli uomini si sarebbero tolti le mutande per tirarmele sul palco. Si è messo a ridere e mi ha detto Non mi preoccuperei troppo fossi in te". C’è poi la versione swing e moderna della hit pop del 1962 di Mel Tormè “Comin’ Home Baby”, dove sono presenti anche le voci dei Boys II Men; e una ballata sentimentale “Lost”, scritta da Bublè insieme a Chang e alla cantautrice canadese Jann Arden. “E’ un inno per gli amori nati sotto una cattiva stella - dice lui -. A volte le relazioni non funzionano perchè l’ amore da solo non è abbastanza, ma questo non significa che devi abbandonare una persona. C’è modo di chiudere una storia ed essere ancora lì quando l’ altro ha bisogno. Ed è questo di cui parla la canzone".
Segue la ballata di Eric Clapton “Wonderful Tonight”, dove Bublè duetta con il cantautore brasiliano Ivan Lins, i cui brani sono stati utilizzati da numerosi artisti, da Sarah Vaughn ad Ella Fitzgerald. “E’ una canzone che mi rende sempre molto sentimentale- dice Bublè -. Quello che è interessante notare di questo brano è che ci siamo io, un ragazzo canadese di 31 anni, che canta una canzone che per me significa moltissimo e un uomo brasiliano di 61 anni, che canta nella sua lingua natia, ma il significato del brano è esattamente lo stesso per tutti e due”.

Altro brano da segnalare è l’inedito “Everything”, scritto da Bublé con Amy Foster-Gillies e Alan Chang (già collaboratore nella ballata “Home” dell’album precedente) e prodotto dal canadese Bob Rock (Bon Jovi, Metallica, Mötley Crüe, Bryan Adams). “Ho scritto questa canzone sulla grande gioia che genera il vero amore, ma allo stesso tempo si riferisce anche al mondo intero - dice Bublé -. Stiamo vivendo tempi difficili ma, qualunque cosa possa succedere intorno a noi, ciò che dà un senso a tutto è il vero amore”.
"Call me irresponsible" è inoltre arricchito da “That’s life” di Frank Sinatra che, nella versione di Bublé, si carica di energia grazie all’aggiunta di un intero coro. “Ho portato la canzone ad una persona speciale, Mervyn Warren, del gruppo corale dei TAKE 6 e gli ho detto – Vorrei farla come un brano gospel, come fosse fatta in chiesa – E lui ha invitato questo coro e mi è piaciuta subito. E’ uno dei miei brani preferiti dell’album”.
NUMERI DA RECORDIl suo album di debutto, “Michael Bublé”, è stato un grande successo, piazzandosi nella Top Ten di Inghilterra e Canada mentre in Italia si è aggiudicato 4 dischi di platino e ha raggiunto la posizione numero 2 della chart. Con lo stesso album ha vinto il suo primo Juno Award come Best New Talent, nel 2004. Il successivo, “It’s time”, ha venduto oltre 5 milioni e mezzo di album e in Italia ha bissato il successo del precedente, superando le 400.000 copie e piazzandosi direttamente al numero 1. In America è rimasto al numero numero 1 della Billboard Traditional Jazz chart per più di 80 settimane e in classifica per 2 anni, battendo ogni record precedente.
CALL ME IRRESPONSIBLE TOUR 200720 ottobre PalaOnda – Bolzano21 ottobre Fiera - Padova22 ottobre Palabam – Mantova24 ottobre PalaLottomatica Roma26 ottobre DatchForum – Assago Milano27 ottobre MandelaForum – Firenze

Infoline 0584.46477

Grey's anatomy si riconferma il telefillm più seguito in Usa




  • Grey's Anatomy è la serie televisiva che al suo debutto sugli schermi della Abc ha ottenuto grandi consensi di pubblico e di critica stimolando nello stesso tempo animati confronti a distanza tra gli appassionati dei due generi, 'medical' e 'comedy', sapientemente mescolati dagli autori nello sviluppo del 'concept'.
    Protagonisti principali cinque giovani medici in carriera, tre donne e due uomini, tirocinanti nel reparto chirurgia del Grace Hospital di Seattle, raccontati nelle loro ambizioni professionali e aspirazioni private, in un intreccio che mescola pratiche di trapianto, diagnosi cliniche, trasgressioni sessuali e sentimentali e problemi familiari. Un ruolo principale è quello giocato dalle tre ragazze cui non fa difetto la tenacia sia nell'inseguire insignificanti storie di sesso che più importanti obiettivi professionali: Meredith, (Ellen Pompeo), dolce e ostinata, che colleziona storie di una notte e custodisce un penoso problema familiare; Isobel 'Izzie' Stevens (Katherine Heigl), ragazza di provincia con un passato di modella di biancheria intima e un problema presente di autostima; e Cristina (Sandra Oh), ambiziosa oltre ogni limite.
    Accanto a loro, George O'Malley (T.R. Knight), insicuro e impacciato, e Alex Karev (Justin Chambers), spavaldo e sensuale che nasconde dietro la sua arroganza il disagio della sua umile estrazione sociale.

questo è il nuovo fenomeno tv, su italia una ogni venerdì la terza stagione, mentre in contemporanea con gli usa su fox (sky)troviamo la 4 aedizione...

giovedì 19 aprile 2007

Grande Fratello, trionfa Milo

Al concorrente romano 500mila euro

Ore 21 55. Arriva il primo verdetto. "Il pubblico ha deciso che il primo concorrente a dover abbandonare la Casa del Grande Fratello è Andrea", annuncia Alessia Marcuzzi. La serata è cominciata in modo scoppiettante con la conduttrice stretta in un abito scollato che ha lasciato intravedere un seno. Sorprese da Tiziano Ferro e Claudio Amendola. Seconda eliminata Guenda. Ultima sfida fra Ale e Milo. E' il secondo a spuntarla. Vince 500mila euro.
"Ho esagerato un po' con la scollatura", scherza simpaticamente ad apertura di programma la conduttrice Alessia Marcuzzi con addosso un vestito bianco a stampe floreali che svela un seno. "Sarà una finale piena di sorprese", annuncia e si collega subito con Tiziano Ferro, fra gli ospiti della serata. "Io voto per tutti loro, stasera si ricongiungeranno Melita e Alessandro, spero diventino una coppia stabile Milo e Guendalina, io tifo per l'amore. E poi c'è Francesca che aspetta il suo Andrea".
In confessionale appare Claudio Amendola che finge di dormire. "Ho avuto un incubo, la Roma perdeva con il Manchester". Sempre in collegamento con Alessia c'è anche Elisabetta Canalis: saluta il pubblico su una pedana che sovrasta la Casa e gode di una vista privilegiata su Roma. I ragazzi hanno superato quindici nomination. "Tutti e quattro siete i vincitori morali", dice Alessia.Poi arriva Tiziano Ferro che passa attraverso la porta "rosso relativo", come gli ricorda l'inviato Liorni. Baci e abbracci con gli inquilini. "Che figata questa casa qua", sospira il cantante che consegna un pacco ai ragazzi. Dentro c'è una lettera per Guenda scritta dalla sorella, una per Andrea vergata a mano dai nonni, alcune righe da parte del nonno per Alessandro e un biglietto scritto dalla mamma per Milo.

Ore 21:55. Arriva il primo verdetto. "Il pubblico ha deciso che il primo concorrente a dover abbandonare la Casa del Grande Fratello è Andrea", annuncia Alessia Marcuzzi. Nella stanza degli orrori si nasconde Elisabetta Canalis, munita di auricolare per avere alcune dritte. Il concorrente toscano raggiunge la stanza e viene incatenato dai suoi compagni. Si materializza una donna incappucciata. "Slegami un po'", dice subito lui appena riconosce Elisabetta. Lei detta le sue regole. Lo stuzzica con una piuma gigante, lo cosparge di un unguento azzurro e poi gli fa indossare degli occhialini scuri per prepararlo a un bacio. In realtà arriva Francesca. E gli rifila un ceffone. Lo accusa. "Te ne vai con la prima che capita". Andrea esce e riabbraccia il padre Lionello sciogliendosi in lacrime.
"Milo, non si capisce la tua storia con Guenda. E' una storia o no? Forse dovresti fare un corso da seduttore. C'è un'altra persona che la pensa come me", dice la Marcuzzi e arriva Claudio Amendola. "Ale, hai stabilito un record, hai fatto una doppietta. Hai infranto due cuori", dice l'attore. "Anche tu, Milo, ma un due de picche", scherza. "Focalizziamo un punto in cui sei carente: la camminata", dice. Da qui una serie di gag fra romani. Claudio taglia una ciocca di capelli a Milo come souvenir da portare a una fan.

Guendalina, dentro il cubo della memoria (circondata da tre megaplasma), si gode il videomessaggio del padre. Poi Amendola sottopone Guenda a un test di romanità. Promossa a pieni voti. Ore 23:20, secondo verdetto. "Il secondo concorrente che deve abbandonare definitivamente la Casa è Guendalina". Fuori ad attenderla è la mamma, sulla pedana rossa. A proposito di mamme: una parentesi canora vede protagoniste le madri dei due finalisti che intonano: Roma non fa la stupida stasera. Guenda in studio giustifica la sua attitudine a fare la seduttrice con i ragazzi: "Non c'era niente da fare". Poi stila la sua classifica dei più sexy: Michele, Ragno...
Intanto i due finalisti attendono il responso in discarica. Ore 23:58, Alessia chiude ufficialmente il televoto. Il responso finale decreta Milo vincitore del Grande Fratello7

La famiglia che è diventato lo specchio dell'america


Portarono una copia del Times a Matt Groening. Pagina 32, in basso a sinistra. Qual è il più grande americano? L’aveva chiesto la Bbc agli inglesi: primo Homer, davanti ad Abramo Lincoln, Bob Dylan e Franklin Delano Roosevelt. L’America vista dall’Europa aveva la testa calva, la pancia pronunciata, il cervello di un mediocre.
Groening aveva vinto: i Simpson gli erano venuti in mente di notte, in una delle notti in cui disegnava dopo aver finito il turno di autista. Scarrozzava un regista di «B movie» per le strade di Hollywood, poi staccava e andava a casa a pensare: l’America, il cinismo, le risate, la politica, i buoni e i cattivi a fasi alterne, la provincia. Springfield nacque così: nome non casuale, come tutto in questa storia. Negli Stati Uniti ci sono 151 città con quel nome, allora Springfield è l’America. I nomi, poi: Homer scelto perché così si chiamava il padre di Groening; Marge in onore della moglie Margaret; Bart, Lisa e Maggie, figli animati ma pure reali. L’uomo che ha creato i Simpson c’ha messo la sua vita dentro e l’ha deformata: il mondo che è venuto fuori è diventato lo specchio di un’America precisa. Le casette basse, il quartiere borghese con il garage che si apre dal basso verso l’alto, con il vicino impiccione, con il divano che prende le forme dei sederi che lo occupano, con il televisore che se non funziona accende i drammi familiari. E qui uno la legge come gli pare: i Simpson piacciono agli anti-americani perché permettono di pensare che lì, nella provincia profonda, nelle 151 Springfield, siano tutti piccoli Homer con la pancia piena di Duff e il cervello rincoglionito dalla tv via cavo. Piacciono a chi l’America la ama, perché sono la dimostrazione di un paese che sa prendersi in giro. «Penso ai Simpson come persone reali».
Vent’anni fa erano un ritratto: «Volevo che il set fosse il più convenzionale e conservatore possibile. Tutte le famiglie vanno in chiesa, pregano, il padre lavora e la moglie sta a casa». Allora Marge sta lì, mediamente depressa, ma sempre più vincente. Perché lì a Springfield vincono sempre le donne: Homer viene salvato dalla moglie ogni volta, Lisa litiga con Bart, ma gli dà sempre una mano. Ecco Lisa, la figlia intelligente che poi è la pillola di american dream che Groening ha infilato nella sua serie: in una famiglia difficile, senza l’esempio dei genitori, con un padre che adora il cibo e poco altro, con una madre che deve pensare più al marito che ai figli, con un fratello impertinente, lei ha il quoziente intellettivo più alto della città. Lisa è quella ce la farà, un giorno. Ce la farà con il suo sassofono malinconico e con la sua voce mediamente insopportabile. È la vita che entra nel cartoon, questa. Che i Simpson ribaltano il concetto: gli altri cartoni raccontano il mondo perfetto, loro descrivono l’esistenza ai limiti. Per questo l’America vera entra sempre in quella finta. È il pretesto: c’è il personaggio reale trasformato in Simpson. Per i viali di Springfield prima o poi passeggiano tutti: i Clinton, Fidel Castro, Giovanni Paolo II. Deformi anche loro, come i modi di vivere raccontati nelle puntate, come i vizi e le manie ambientaliste distrutte dalla cattiveria di Mister Burns e della sua centrale nucleare che ingolfa la vita della città.
«Con i Simpson non si fa politica, la si demitizza. Io sono di sinistra, ma tra gli sceneggiatori ci sono anche due maniaci repubblicani». La politica però è lo sfondo, forse l’anima: c’è in ogni puntata. C’è perché Matt aveva un sogno prima di diventare disegnatore ed era quello di diventare un politico: aveva fondato un «partito» e aveva anche vinto le elezioni scolastiche; c’è perché il ritratto di una certa America è già un messaggio politico; c’è per quello che c’è dietro, cioè i soldi di Rupert Murdoch, il padrone di Fox che manda in onda la serie negli Stati Uniti. C’è perché ogni volta che Homer dice una sciocchezza, può farlo perché è una persona libera. Anche di essere sbagliato.

Mosca, 50 anni di moda italiana


Dalla Dolce Vita “vestita” dalle Fontana all’essenzialità di Armani.



MOSCA - Spazio allo Stile Italiano nel centro più sfavillante di Mosca. Inizia a maggio la mostra “50 anni di Moda italiana” presso il Petrovsky passage, nell’ambito del festival culturale “Chereshnevy Les”. Un percorso attraverso la qualità e il sogno evocato dal Made in Italy con capi unici indossati da personaggi evocativi come Maria Callas, Jacqueline Kennedy, Farah Diba, Ava Gardner. Il tocco italiano è comunque sempre lo stesso. A partire dalla Dolce Vita “vestita” dalle Sorelle Fontana nei film di Fellini. All’inimitabile essenzialità di Giorgio Armani, che si materializza - a due passi dal Cremlino - in uno smoking “Regimental” indossato dalla top model Claudia Schiffer (1991). La moda italiana è anche attenzione estrema per l’accessorio, rappresentata da Salvatore Ferragamo con un paio di scarpe gialle, già calzate dall’attrice Audrey Hepburn. E ancora le creazioni firmate da Luciano Soprani per le scene girate in “Orchidea selvaggia” da Jacqueline Bisset a quelle di Trussardi che porta la lavorazione della pelle di coccodrillo sino all’alta sartoria. Senza ovviamente dimenticare lo stile Versace: abito corto di seta con cristalli Swarovski, disegnato per il corpo perfetto di Naomi Campbell (1998/99). Ma in mostra nella città della Piazza Rossa non poteva mancare il rosso Valentino: vestito da sera in seta; l’attrice, modella e produttrice Elizabeth Harley lo indossò a una festa di beneficenza organizzata da Estee Laudrès (1998-Londra). La mostra è in programma per il maggio 2007; è organizzata da Bosco di Ciliegi con il sostegno del Ministero degli Esteri italiano, dell’Ambasciata italiana in Russia, della Camera Nazionale della Moda e dell’Istituto italiano di cultura.

Il piccolo mago Harry Potter vince la serata degli ascolti


Harry Potter vince la serata, ma è una vittoria molto risicata. Il piccolo mago in onda su Rai Uno intrattiene 4,3 milioni di spettatori, ma le ragazze e i contadini del reality di Canale 5 Uno due tre… stalla sono subito dietro con 4,2 milioni di sostenitori. Il 39,4% dei bambini tra gli otto e i quattordici anni presenti davanti alla tv in prima serata hanno preferito Harry Potter, ma dopo i 15 anni la preferenza va a Un, due tre stalla, con una quota d'ascolto del 29,8 per cento, contro il 23,5% del reality.Buono il risultato di Italia 1 dove gli investigatori scientifici di C.S.I. affascinano 3,2 milioni di persone e portano la cadetta del gruppo Mediaset sul terzo gradino del podio delle più viste. Scarso invece il risultato per l'altro reality della serata; La sposa perfetta su Rai Due convince solamente 2,4 milioni di persone (share 11,1%). Rai Tre ottiene un risultato migliore con la fiction La squadra seguita da 2,8 milioni di spettatori.Nel tardo pomeriggio è andata in onda sui canali satellitari la partita che poteva concludere il campionato Inter – Roma, sono 749 mila gli spettatori della tv a pagamento che hanno seguito l'incontro, producendo una quota d'ascolto del 7,3% sul totale tv, mentre considerando lo share on sat (prendendo in considerazione solo gli abbonati al satellite) la cifra sale al 40,8 per cento.La trasmissione più seguita nell'itera giornata di ieri è stata Strisica la notizia con 7,5 milioni di telespettatori seguita dal Tg1 della sera con sette milioni e Affari Tuoi che fa fermare le lancette dell'audience sui 6,9 milioni.

Cannes, fuori concorso il film di Abel Ferrara targato Italia


Roma, 19 apr . (Ign) - Batte bandiera italiana l'ultimo film di Abel Ferrara che sarà presentato fuori concorso al prossimo Festival di Cannes, nella sezione Midnight.'Go Go Tales' è infatti prodotto dalla Bellatrix Media di Massimo Gatti (che ha portato in Italia la trilogia di Kielowski, Film Blu, Film Rosso e Film Bianco) e la De Nigris Productions, in coproduzione con lamericana Go Go Tales Inc. Nel cast, oltre ad attori del calibro di Willem Dafoe e Bob Hoskins, troviamo anche l'attore italiano del momento Riccardo Scamarcio. E il trio di 'ballerine' formato da Asia Argento, Stefania Rocca e, per la prima volta sullo schermo, la modella Bianca Balti. Girato interamente negli studi di Cinecittà, dove è stata ricostruita New York, il film è il racconto di una fatidica serata al club 'Paradise', fabbrica di sogni per giovani ballerine.L'impresario Ray (Willem Dafoe) e il suo complice in affari Jay (Bob Hoskins ) stanno cercando di far fronte allimminente sfratto da parte della proprietaria quando Johnny (Matthew Modine ) comunica a Ray che non ha più intenzione di dargli il denaro per tenere aperto il club. La situazione si è fatta talmente pesante che perfino le ballerine minacciano lo striptease-strike e, a rendere le cose ancora peggiori, Ray ha perso il biglietto vincente della lotteria!

Tv: stasera il vincitore del Gf7


ROMA, 19 APR - Con una media di ascolti non all'altezza degli anni precedenti, questa sera cala il sipario sulla settima edizione del Grande Fratello. Intorno a mezzanotte, con il classico meccanismo del televoto, sara' proclamato il vincitore tra i 4 finalisti. Nella casa e' rimasta una sola donna, l'amante del lusso Guendalina, a vedersela con 3 uomini: Alessandro, vigile del fuoco romano; Milo, romano anche lui, con un passato da calciatore; e Andrea, giornalista free lance di Lucca. Sicuramente ci sarà Tiziano Ferro, che improvviserà un medley dei suoi maggiori successi cantando insieme ai ragazzi. Poi, rientrato in studio, dedicherà al vincitore il suo ultimo singolo Ti scatterò una foto. Per i «maschietti» poi una grande sorpresa: andrà a trovarli Elisabetta Canalis. Alessandro, Andrea, Milo e Guendalina si contendono un montepremi di 500mila euro e l’esito della finale si prospetta incerto. Infatti i bookmaker di Match Point, attentissimi allo sviluppo del reality, chiudendo ieri le scommesse, hanno scombussolato le attese dei giocatori.Milo, l’imprenditore romano, pur essendo il favorito da mesi è stato sorpassato nel favore dei pronostici da Alessandro, il bel vigile del fuoco sul quale negli ultimi giorni si è riversato un gran numero di giocate, tanto da farne scendere la quota fino a 1.50, contro quella a 1.80 per Milo. Divisi alla fine gli scommettitori: sia su Alessandro che su Milo si è indirizzato il 31 per cento dei biglietti emessi, mentre il restante 38 per cento è stato perfettamente spartito tra Guendalina e la categoria «Altro uomo», cioè Andrea.Da segnalare la febbre da finale: ben il 70 per cento delle scommesse è stato effettuato nell'ultima settimana.

Teatro: Grillo, sold out a Milano


MILANO, 19 APR - Sono gia' esaurite le prime due date milanesi, 6 e 7 maggio, del nuovo spettacolo di Beppe Grillo, 'Reset'. Profeta di scandali come il caso Parmalat e reduce dallo 'show' all'assemblea dei soci di Telecom, anche in questo spettacolo Grillo punta il dito contro un pianeta sempre piu' malato e corrotto. Tocchera' temi caldi come quello delle intercettazioni telefoniche, dell'informazione, dell'energia e della politica.

mercoledì 18 aprile 2007

Angelina ai ferri corti con Brad?


Angelina Jolie ha spezzato il cuore del compagno Brad Pitt . Tutta colpa del suo comportamento assurdo con la figlia Shiloh Nouvel.Secondo Life e Style Magazine, la diva, pur di non creare diversità tra la bimba, figlia naturale, e Maddox, Zahara e Pax, i tre figli adottivi, lascerebbe a papà Brad tutti i compiti che competono ad una mamma amorevole.Shloh piange, ha bisogno di coccole o di essere semplicemente cambiata? Angelina non si muove perché ha da fare con gli altri tre pargoli. Deve pensarci il padre, che, vedendo gli atteggiamenti di mamma Jolie soffre moltissimo. Anche quando la notte la bambina si sveglia perché ha fame, è l'attore a darle il tanto sospirato biberon.Angie continua a seguire le sue regole ferree: la figlia biologica non deve sentirsi privilegiata rispetto ai figli adottivi. In questo modo, però, potrebbe compromettere per sempre il rapporto d'amore che la lega a Brad.

Simona Ventura ancora al comando dell'Isola dei Famosi


Format che vince non si cambia. Così Simona Ventura, dopo tante e lunghe titubanze, avrebbe accettato di condurre ancora una volta (la quinta) il reality show l'Isola dei Famosi. Una scelta obbligata, o quasi, per la showgirl, dato l'investimento che la Rai ha fatto per strappare alla concorrenza il programma della società Magnolia.
La Ventura in un primo momento aveva bocciato la sua candidatura per la guida dell'Isola dichiarando: "Il mio impegno è dedicato tutto al programma che ha debuttato su Raiuno con Teo Teocoli e su Quelli che il calcio, ma credo che i reality con ospiti vip debbano cambiare percorso, perchè gli ospiti vip sono finiti".
A far cambiare idea alla presentatrice più popolare d'Italia sarebbe stato Giorgio Gori, presidente e amministratore delegato di Magnolia, grazie a una corte serrata fatta (lo riporta il sito Dagospia) di sms e fiori. Ma chi saranno i nuovi naufraghi? Per ora non circolano nomi, ma l'unica cosa certa è che saranno personaggi realmente famosi e non Vip di serie B come è accaduto nelle passate stagioni.

Ricatti a Totti: sfilata di vip davanti al pm di Roma


Riflettori puntati su Roma, questa settimana. Dinnanzi al pm capitolino Barba, che indaga nell'ambito del filone dì'inchiesta sui ricatti ai vip, in particolare sul pagamento di alcune foto da parte del capitano giallorosso, Francesco Totti, sfileranno in Procura lo stesso Totti, la showgirl Simona Ventura. A seguire, verranno poi sentiti anche il giornalista del gossip, Cesare Lanza e la direttrice del settimanale Diva e Donna, Silvana Giacobini. La settimana prossima dovrebbe essere ascoltato il massaggiatore di Totti, Vito Scala, ed il fratello del campione giallorosso. I due materialmente avrebbero dato i soldi a Corona, sempre secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti prima di Potenza e poi della Capitale.
Secondo l'ipotesi d'accusa, per cui sono indagati Fabrizio Corona, Lele Mora e Flavia Vento, persone vicine a Totti furono costrette a pagare 50mila euro per far sì che cessassero le rivelazioni rispetto alla presunta liason tra il calciatore e la stessa attrice. A tal proposito, Silvia Giacobini dovrà ripsondere in merito ad un'intervista rilasciata dalla Vento, nella quale smentì il suo flirt con lo stesso Totti. E sempre giovedì a Piazzale Clodio è prevista un'audizione di un'amica dell'attrice. Lanza, secondo quanto si è appreso, verrà ascoltato in merito ad alcuni suoi articoli pubblicati sulla rivista Magazine del Corriere della Sera.
Ieri è stata sentita la Moric - Sulla presunta estprsione ai danni di Francesco Totti, è stata sentita ieri, sempre dal pm romano, Barba, anche Nina Moric, moglie di Fabrizio Corona. La Moric è stata ascoltata dal magistrato per poco più di mezz'ora ma l'interrogatorio è stato secretato. All'uscita dal tribunale, la mdella croata è sembrata serena: "Adesso torno a Milano - si è limitata a commentare -, Roma comunque è una bella città, c'è gente sempre allegra". Quel che è noto è che in base ad alcune ricostruzioni giornalistiche che sono state anche acquisite dal magistrato romano la modella era in profondo disaccordo con il marito per la gestione del caso che ha coinvolto Totti. A Milano la Moric è intanto accusata di riciclaggio.
Corona: "Qui mi trattano bene" - Il fotografo, dopo il trasferimento dal carcere di Potenza a quello di San Vittore a Milano, sembra intanto aver recuperato un po' di smalto. Nonostante le prime lamentele sulle condizioni fatiscenti delle celle del carcere milanese, oggi puo' considerarsi un privilegiato perchè è riuscito ad avere una cella tutta pur se. In un'intervista rilasciata a Quotidiano.net conferma di essere più sollevato "perchè - dice - qui mi trattano meglio". Intanto, fa sapere, spera che gli venga sistemata l'antenna della Tv visto che il segnale è disturbato.
Il gip di Milano Giulia Turri, accogliendo le richieste del pm Frank Di Maio, aveva confermato la misura della custodia cautelare in carcere per Fabrizio Corona e il divieto di espatrio per Lele Mora. I provvedimenti riguardano il rinnovo delle misure cautelari per 5 episodi di foto-estorsioni che il Tribunale del Riesame di Potenza aveva trasferito nel capoluogo lombardo per ragioni di competenza territoriale. Si tratta di presunti ricatti ai calciatori Francesco Coco e Adriano, alla Fiat per il caso Lapo Elkann, al motociclista Marco Melandri, all'attrice e soubrette Victoria Silvestedt.

Busi: "Donne che cadono dal fico dopo averlo sposato"


Iniziano le domande su una presunta ‘doppia vita’ di Corona, sulla bisessualità, sul suo rapporto con Lele Mora, che a Corona fece anche da testimone di nozze. “Sentivo, dall’inizio, di non conoscere mio marito fino in fondo. Ma ero accecata dall’amore che provavo per lui. Totale, assoluto. Ma una parte di lui, forse era sempre altrove” racconta la top model di Zagabria. E alla domanda diretta “suo marito è bisessuale?” risponde: “Non lo so, non credo”. Quando le ricordano che Mora ha definito Corona “il mio uomo” lei risponde così: “L’ho letto. Credo che Mora sia un’altra vittima di Fabrizio”.
In queste sette righe c’è un condensato di luoghi comuni sulla virilità e sulla sessualità umana in generale che provano come sia l’intervistata che chi la intervista (temo una donna) vivano in una temperie culturale di idee ricevute una volta per tutte e mai più rivisitate alla luce dei fatti della vita, proprio come se le due creature non ne avessero mai avuta una propria dalla quale filtrare interpretazioni più consone a un passabile principio di realtà. Va be’ che quando le donne e le sessuologhe in generale parlano di sessualità maschile sembrano fare il verso alla colonna sonora di Per un pugno di dollari di Leone, ma uno presume che un/una giornalista, malgrado tutti gli stage, e una modella, grazie a molti stage, abbiano un certo uso di mondo, abbiano conosciuto, avvicinato, sentito dire, cambiato paesi e costumi, abbiano attraversato le umane maschere della società e di ciò che comporta mantenersi dentro una redazione milanese e sulle passerelle e i festini di mezza provincia, abbiano imparato qualcosa sugli uomini nel bieco senso di uomini, invece no, sembrano entrambe uscite da un museo di storia naturale degli stereotipi

Spiderman 3




In Spider-Man 3 Peter Parker ha finalmente raggiunto l’equilibrio tra la sua dedizione all’amata M.J. e i suoi doveri da supereroe. Ma una tempesta si profila all’orizzonte. Quando il suo costume improvvisamente cambia, colorandosi di nero e aumentando i suoi poteri, anche Peter si trasforma, facendo emergere il lato più oscuro e vendicativo della sua personalita’. Sotto l’effetto del nuovo costume, diventa troppo sicuro di se e inizia a trascurare le persone a lui piu’ care. Costretto a scegliere tra il potere seduttivo del nuovo costume e l’eroe buono che era un tempo, Peter si ritrova a dover combattere da una parte contro i suoi demoni personali e dall’altra contro due dei più temibili nemici, l’Uomo Sabbia e Venom. I due infatti hanno acquisito un potere e una sete di vendetta senza precedenti e minacciano Peter e le persone a lui care.

mr. Bean's holiday


Come nella precedente avventura cinematografica, senza contare però la parentesi di “Johnny English”, l’umorismo del personaggio di Rowan Atkinson perde il suo carattere di satira sociale tipicamente britannico, per seguire il classico schema caricaturale del turista imbranato, beffandosi del concetto stesso di villeggiatura come meta meramente marittima, e facendo il verso a quel tipo di viaggiatore che, incantato da immagini da cartolina dei luoghi di vacanza, non ha altro obbiettivo che quello di tuffarsi nel mare di sabbia delle spiagge assolate. Ed è così che il povero Mr Bean, che vorrebbe solo poter godere di quella striscia di sabbia tanto agognata, si trova suo malgrado ad affrontare ogni tipo di ostacolo possibile sul suo cammino, finendo persino al festival del cinema di Cannes.Con una struttura da tipico road movie, il film di Steve Bendelack sfrutta nel migliore dei modi la bravura del comico Rowan Atkinson, che alla mimica dei grandi comici del muto accosta la parodia del tipico aplomb britannico, per dare vita ad una pellicola fortemente citazionistica, con rimandi a diversi classici della comicità. A tratti bonaria satira di costume, con una simpatica presa in giro finale dell’intellettualismo autoriale fine a sé stesso, e della critica francese tout-court (bravo Willem Dafoe nei panni di un regista narcisista e autocompiaciuto dei suoi deliri pseudoautoriali, ed esilarante la proiezione del film “Playback time”), oppure semplice collage di sfighe da viaggio fantozziane, o ancora esaltazione della fenomenale mimica fisica del comico inglese, il film diverte in tutte le sue forme, e, a differenza di altre produzioni dalle ben più elevate intenzioni, vedasi “Borat”, non fa affatto pesare la struttura episodica della trama, grazie ad un ottimo ritmo e all’assenza di pause e tempi morti. Non manca qualche gag meno riuscita e un po’ scontata nella prima parte, ma alla fine il divertimento prevale su tutto e permette di dimenticare la natura velleitaria dell’operazione.Certo non è un tipo di cinema da esaltare, ma è sempre più raro vedere un film che mantiene tutto quello che promette, cioè passare un’ora e mezza di divertimento innocente e spensierato, e sottolineiamo, senza volgarità o beceri luoghi comuni, e uscire dalla sala con un sorriso. Che poi il giorno dopo la visione si fatichi a ricordarlo, fatta eccezione per un paio di gag fenomenali che, non credo di esagerare, sono da antologia del genere, non importerà a nessuno. Una perfetta family-comedy, in grado di accontentare tutti.

Un "Galileo" audace un pò Einstein un pò sognatore


Per accontentare "CIP e CIOP" ecco qua Franco Branciaroli:...


Fin dal clamoroso esordio italiano del 1963, nella mirabile regia di Giorgio Strehler con Buazzelli protagonista, pesa su Vita di Galileo una interdizione che sa di intimidazione. Dal momento che quasi ogni interprete della straordinaria biografia ha puntato tutto sul conflitto tra l'assillo della ricerca e la staticità del potere. Esemplata nel grande «dramma a stazioni» d'eredità espressionista (la prima stesura di Leben des Galilei risale al'36) nella guerra ad oltranza mossa dalla Chiesa all'inarrestabile work in progress delle scoperte dello scienziato. Con l'inevitabile conseguenza di scorgere nel nemico della matematica pura non solo il Vaticano che giunge a minacciare la tortura all'audace indagatore dello spazio celeste ma ogni potere repressivo.Da Strehler in poi, sia pure con diversi esiti espressivi e una connotazione sempre più spregiudicata nel disegno del protagonista, tutti i teatranti che hanno voluto cimentarsi con quest’opera han preferito citare alla lettera l'impressionante silloge del drammaturgo di Augusta sorvolando sulle eterne implicazioni cui è sottoposta la verifica empirica. Per fortuna, a rimettere le carte in gioco con un'audacia che non ha precedenti, arriva Franco Branciaroli. Un attore che mai si è limitato a ricalcare le vie intraprese da altri preferendo lo scandaglio inesorabile del nuovo. Ed è a un interprete come lui, di specie taumaturgica per la sua incredibile capacità di dar vita allo spazio illuminando lo spettacolo al di là di chi ne firma la regia, che questo Galileo deve la sua sostanziale unicità.Inquadrata la vicenda tra un omaggio ad Einstein che ammonisce sui pericoli dell'energia e il maledetto fungo atomico di Hiroshima, Branciaroli in nero colletto da clergyman a mezza via tra il sacerdote della nuova scienza e Sarastro, il mozartiano poeta della luce che investiga il cosmo nel Flauto magico, illustra con sapienza oracolare il tortuoso cammino di chi codifica i segni dell'habitat in cui viviamo. In un exitus memorabile cui concorre l'appassionato e veemente Emiliano Coltorti nelle vesti dell'amato discepolo Andrea Sarti.

Eva longoria si racconta in intimità


A tre mesi dalle nozze con il giocatore di basket del NBA Tony Parker, Eva Longoria, protagonista della fortunatissima serie “Desperate housewife” in cui interpreta il ruolo della bella Gabrielle Solis, dichiara di trovare molto sexy i giochini sadomaso. "Mi piace l'uomo che prende l'iniziativa e se mi lega sono felice. Adoro i giochi di sottomissione, li trovo davvero eccitanti". Queste le dichiarazioni rilasciate al Live magazine. Adora le sciarpe di seta per farsi legare durate i rapporti sessuali, ha un debole per gli uomini forti ed in grado di continue trasformazioni. In più confessa di praticare la depilazione Brazilian Wax, particolarmente dolorosa, ma a quanto pare, in grado di donare una depilazione impeccabile nelle parti più intime. . "Ogni ragazza dovrebbe provare il Brazilian wax. E' il mio segreto più intimo. E io non ho mai utilizzato slip che non fossero adatti al wax". Ultima ma non meno compromettente fantasia della sensualissima Eva, quella di passare una notte di fuoco con il calciatore David Beckham, marito della ex Spice girl Victoria Adams. Lo trova "davvero affascinante". La data del matrimonio è scaramenticamente fissata per il 07/07/2007. L’addio al nubilato è stato già festeggiato dalla Longoria assieme alle sue colleghe disperate: Teri Hatcher (Susan), Marcia Cross Cross (Bree), Felicity Huffman (Lynette) e Nicollette Sheridan (Edie). Carlotta Coppola.

lunedì 16 aprile 2007

Madonna nel Malawi


Madonna e' arrivata nel Malawi con il bambino che ha adottato il mese scorso,non per una seconda adozione.

Lo scopo della sua visita non sarebbe quello di adottare una bambina locale, desiderio che era stato espresso dalla popstar americana e dal marito, il regista britannico Guy Ritchie: le voci sono state smentite dal portavoce della cantante. Madonna e' scesa dalla scaletta dell'aereo con in braccio il piccolo David Banda di 18 mesi.

mercoledì 4 aprile 2007

Musical di Tre metri sopra il cielo


ANSA) - MILANO, 3 APR - 'Tre metri sopra il cielo' diventa un musical tutto italiano, non ambientato a Roma come il film e il libro, ma in una citta' qualunque. 'Perche' e' un messaggio d'amore per tutta la nazione', spiega il regista Mauro Simone. Lo spettacolo debuttera' il 19 aprile al teatro della Luna di Assago, con preview stile Hollywood dal 13 aprile. Come scenografia, pagine del libro piu' amato dagli adolescenti. Come musiche, rock e anni 80. Come protagonisti, Massimiliano Varrese e Martina Ciabatti.