mercoledì 28 marzo 2007

Scamarcio..." Ho voglia di te"


Per gli attori di Ho voglia di te, diretto da Luis Prieto, distribuito con il marchio Warner, il bagno di folla è un dovere promozionale, ma la ressa alle anteprime ricorda gli assembramenti Anni 70, i motivi, però, sono diversi. Oggi, benedetti da Federico Moccia, autore del best-seller Tre metri sopra il cielo e poi del seguito «Ho voglia di te» (per ora ha venduto un milione di copie, in 17 edizioni) i giovani dei primi Duemila cercano risposte sul tema amore, sulla difficoltà di fidarsi l’uno dell’altro, su quanto è bello stare stretti stretti sulla moto cantando i versi di Tiziano Ferro: «Ricorderò e comunque anche se non vorrai, ti sposerò perché non te l’ho detto mai. Come fa male cercare, trovarti poco dopo, e nell’ansia che ti perdo ti scatterò una foto...».

Loro, i due divi del momento, speranze fresche del giovane cinema italiano, vivono l’evento con saggezza, contenti, ma, soprattutto per quello che riguarda Scamarcio, anche con un certo disincanto: «Ho voglia di te - ha dichiarato l’attore al mensile “Ciak” - è un film di genere che non ha nessuna intenzione di entrare in un’operazione cinematograficamente più complessa». Pugliese, occhi azzurri tenebrosi, riccioli scomposti, Scamarcio fa sapere di aver riflettuto a lungo prima di accettare la parte, di aver covato qualche incertezza a proposito della sceneggiatura e di aver alla fine accettato perché gli faceva piacere recitare al fianco di Laura Chiatti. Lei, un anno fa rivelazione del Festival di Cannes grazie al film di Paolo Sorrentino L’amico di famiglia, ci tiene a precisare che, per esigenze di copione, ha dovuto modificare il suo aspetto. Via i capelli biondi e fluenti della sposina che scappa con Silvio Muccino nello spot-tormentone della scorsa estate, via l’aria persa dell’amante di Zingaretti nel film di Francesca Comencini A casa nostra. I capelli sono diventati più scuri e più corti, l’aria più sbarazzina e meno torbida, la Gin di Ho voglia di te s’innamora subito di Step e, dal primo momento, fa di tutto per averlo. Anche Laura, nella vita, è una che va matta per i colpi di testa e se un ragazzo le piace ma non la vuole, è certo che non avrà scampo. Se non fosse diventata un’attrice nota (molto anche grazie alla tv dove ha recitato in Incantesimo) forse andrebbe anche lei a Roma, a Ponte Milvio, sotto quel lampione tempestato di lucchetti che è stato set del film (lì Step dichiara il suo amore a Gin) per poi tornare nel video della canzone di Tiziano Ferro Ti scatterò una foto. E che, proprio nell’ultimo week-and, è stato abbattuto (e poi rimesso in piedi) con tutto il suo carico di sogni e di promesse.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

scamarcio BUUU

Anonimo ha detto...

voglio una recensione su norbit e te lo dice mamma

Anonimo ha detto...

non andate a vedere borat!lo piazzato al terzo posto dei film peggiori mai fatti, al primo x me resta sempre la casa del diavolo, al secondo romance and cigarettes e al terzo ve lo già detto

Anonimo ha detto...

ma va...non capisci nulla!
E' un film geniale, rovinato tantissimo dal pessimo doppiaggio italiano...
Guarda gli altri film di Sacha Baron Cohen (soprattutto quelli di AliG) e poi dimmi se non è un genio